Riciclare i materiali usati per produrne di nuovi è un’azione giusta e doverosa. Questo tema oggi è fondamentale per raggiungere l’obiettivo dell’Agenda 2030. Il riciclo del legno genera vantaggi economici e ambientali. Scopriamo quali sono.
L’Italia è all’avanguardia in Europa con una quota di riciclo del 63,11%. È più del doppio del target fissato dall’Unione Europea per il 2030, pari al 30%. La situazione che stiamo vivendo ci costringe a rivedere i nostri stili di vita e le nostre scelte, orientandoli verso la sostenibilità, la protezione dell’ambiente e dell’ecosistema in cui viviamo.
Pochi sanno che il riciclo genera anche importanti ricadute economiche. Una ricerca del Politecnico di Milano ha stimato che, tra il 2019 e il 2020, la filiera del riciclo del legno e della rigenerazione ha generato un impatto economico di circa 2 miliardi di euro. E un risparmio di emissioni di CO2 pari a quasi 2 milioni di tonnellate.
Il legno è un materiale naturale, riciclabile all’infinito e svolge un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico grazie alla sua capacità di assorbire anidride carbonica. Rilegno, il consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi realizzati con questo materiale, ha quantificato che il 97% del legno a fine vita diventa nuova materia prima per l’industria dell’arredo. In particolare nella produzione di pannelli truciolari, nella fabbricazione di mobili, complementi d’arredo e rivestimenti per interni ed esterni di abitazioni e uffici.
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