La crisi provocata dal Covid-19 ha colpito duramente l’economia mondiale e il settore arredamento non fa eccezione. Nel 2020 la produzione di arredi in tutto il mondo ha chiuso con un calo dei fatturati del 7,8%, che corrisponde a circa 443,2 miliardi di euro. Ciò nonostante, le previsioni del mercato del legno-arredo per il 2021 sono incoraggianti.

Analisi mercato italiano

Si contano 71.500 imprese nella filiera del legno-arredo con oltre 307.000 lavoratori. Da quanto emerge dai dati elaborati dal Centro Studi di FederlegnoArredo, il 2020 ha segnato un calo di fatturato del 9,1% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda l’export, si è registrato una diminuzione dell’8,3% che corrisponde a circa 6,4 miliardi di euro. L’andamento negativo è stato provocato non solo dal lockdown, ma anche dal blocco dei trasporti a livello internazionale e dall’annullamento delle fiere.

Un altro fattore da tenere in considerazione è la difficoltà nel reperimento delle materie prime, con conseguente aumento dei tempi di consegna e crescita dei prezzi. Nonostante questo, l’industria del legno nel 2021 è di fronte a un ciclo di sviluppo molto positivo e stabile determinato da un cambio di mentalità del consumatore e dai bonus governativi. Infatti, nel primo trimestre si è osservata una crescita di fatturato del 31%, che raggiunge il 40,8% sul mercato interno. Mentre verso l’estero si attesta sul 24,6%.

Oggi si sta puntando molto sull’innovazione e sulla sostenibilità per aumentare la qualità e il valore dei prodotti. Green economy ed economia circolare si stanno rivelando strategie molto efficaci per vincere la competizione globale. Le aziende prevedono che le proprie vendite cresceranno di oltre il 5% e i ricavi di oltre il 10%.

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