Le aziende del settore hanno già recuperato il fatturato dell’era Covid e prevedono di chiudere l’anno 2021 con maggiori rialzi anche sul 2019. Questo grazie all’aumento della domanda nazionale e alle esportazioni. In questo articolo capiremo perché è un anno d’oro per il mercato legno-arredo.

Cosa è cambiato?

L’industria del legno ha registrato un andamento molto positivo e stabile in quanto la mentalità dei consumatori è cambiata. Ma hanno influito anche i bonus stanziati dal Governo. Secondo l’indagine condotta da Federlegno, c’è stata una brusca frenata d’arresto per la filiera del legno-arredo nella stagione del Covid. Infatti, ha conosciuto un arretramento del 9,1%. Il trend è diverso per l’anno 2021, caratterizzato da una forte domanda di mobili, arredo e complementi. I consumi interni sono ripartiti a razzo. Un dato significativo è dato dal Gruppo Fantoni, protagonista nel panorama nazionale nella produzione di pannelli MDF e mobili per ufficio. Ha registrato nel 2020 un fatturato di oltre 300 milioni di euro, con la previsione di superare i 350 milioni nel 2021.

L’industria legno-arredo italiana è terza a livello internazionale e prima in Europa nell’economia circolare e nella minor produzione di emissioni. Nello specifico le emissioni sono 26 kg ogni mille euro di produzione, a differenza dei 49 della Francia o oltre 200 della Spagna. Inoltre, un altro dato importante è il fatto che quasi la totalità della produzione italiana di pannelli truciolati è fatta con legno riciclato.

Previsioni 2022

Probabilmente, la situazione cambierà nel prossimo anno a causa dell’esplosione dei costi delle materie prime:

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