Uno schema regola anche il funzionamento dei risuonatori a cavità, noti anche come risuonatori di Helmholtz. Questi dispositivi sono caratterizzati da una massa d’aria all’interno di una cavità dalle pareti rigide messa in comunicazione con l’ambiente esterno attraverso un’apertura di dimensioni ridotte che funge da collo del risuonatore.
In questo caso la massa vibrante è rappresentata non da un elemento materiale in senso stretto, come nel caso precedente, ma dall’aria all’interno del collo, mentre l’aria nella cavità funge ancora da molla acustica e quindi da agente dissipatore. Quali bottiglie che soffiando all’apertura del loro collo producono un tono caratteristico, che differisce a seconda della forma e del volume, così i risuonatori di Helmholtz producono un assorbimento molto selettivo nell’intorno della frequenza propria di risonanza.
Tipicamente questa si colloca tra 50 e 400 Hz ed è funzione appunto del volume della cavità e della geometria del collo.
Un’applicazione comune in cui trova espressione il principio dei risuonatori è rappresentata dai pannelli acustici forati, elementi solitamente lignei in cui sono praticati fori o fessure, che vengono posti in opera ad una certa distanza dalla parete di supporto, inserendo generalmente uno strato di materiale poroso nell’intercapedine.
Questi rappresentano una delle soluzioni d’intervento più indicate nei luoghi in cui la riverberazione eccessiva rappresenta un problema. Che ci si trovi dentro un teatro, un ristorante od un ufficio questa non può essere di detrimento alla comprensione dei messaggi sonori che vi circolano all’interno e tanto meno deve interferire negativamente sulla psiche umana sotto forma di disturbo o vero e proprio fastidio.

risuonatorediHelmoltz

Sezione del risuonatore di Helmoltz nel 4akustik.

1. Collo del risuonatore
2. Risuonatore
3. Onda sonora
4. Onda sonora dissipata

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